Ci sono alberi viventi da secoli,
nei loro strati serbano la storia,
si sviluppano placidi, potenti
allargano i cerchi della memoria.
Ci sono piante al filo dei burroni
che mai hanno provato la vertigine,
sono felici, si sporgono in fuori.
Gridano come fanno i rocciatori.
Ci sono piante che urlano nel vento
il terrore di essere violentate.
Alberi innamorati della luna
(palpitano i loro cuori di legno).
Ci sono piante sociali nei boschi,
altre in solitudine come monaci,
ci sono alberi secchi, disperati
tendono i loro rami agli impiccati.
Tu li dipingi tutti dopo averli interrogati: alberi umanizzati.
Scorre la linfa come scorre il sangue
in cui è inscritto un comune destino

Renzo Francescotti